In Italia molta burocrazia, ma dopo un anno siamo a 900 punti di ricarica» Guglielminotti intervista de Il Sole 24 Ore
Ago 18, 2022
Il Sole 24 Ore – «Abbiamo un imperativo anche morale: portare avanti la transizione verso una mobilità sostenibile per le future generazioni. E farlo il più in fretta possibile». Così Carlalberto Guglielminotti, ceo di NHOA. «Il processo per installare stazioni di ricarica – spiega – è molto complesso e denso di burocrazia, ma ciononostante in meno di un anno in Italia abbiamo sviluppato oltre 900 punti di ricarica, capaci di caricare auto elettriche in pochi minuti».
Nata nel 2005 come Electro Power Systems (Eps) ed entrata in concordato nel 2013, sotto la guida di Guglielminotti nel 2014 ha completato una ristrutturazione finanziaria e, nell’aprile 2015, è stata quotata su Euronext a Parigi con una capitalizzazione di mercato di 55 milioni di euro. Una storia passata attraverso Engie (2018) a sua volta andata ad aprile 2021 sotto il controllo di TCC, uno dei principali gruppi industriali taiwanesi produttori di batterie. Il 20 luglio 2021 è diventata NHOA. A maggio 2021, intanto, dalla collaborazione tra la divisione eMobility di NHOA e Stellantis, è nata la jv Free2move eSolutions. Nel luglio 2021 NHOA e Stellantis hanno poi lanciato Atlante, prima rete di ricarica rapida e ultrarapida per veicoli elettrici integrata al 100% con la rete elettrica, alimentata da fonti rinnovabili e supportata da sistemi di accumulo, da sviluppare inizialmente nel Sud Europa.
«È un momento complesso a livello globale e la transizione energetica può essere faticosa – ha continuato Guglielminotti- ma lavorando duramente le cose accadono: nel primo semestre 2022 come gruppo NHOA abbiamo registrato ricavi per 82 milioni, oltre 10 volte in più rispetto al 2021. Atlante per il 2025 mantiene un obiettivo di 5mila punti di ricarica fast, di cui tra i 1.500 e i 2mila in Italia».
Si. Pi.